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Per ingegneri e architetti arriva la svolta del contributivo

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Sabato 28 Luglio 2012

MILANO
Ingegneri e architetti passano al sistema contributivo.
È la scelta, seppure annunciata, necessaria per raggiungere l'obiettivo della sostenibilità dei conti a 50 anni, imposto dal Dl 201/2011. «La riforma appena approvata da Inarcassa – annuncia infatti Paola Muratorio, presidente dell'istituto – assicura il rispetto del vincolo della sostenibilità a 50 anni del saldo previdenziale, nel pieno rispetto di quanto stabilito dal decreto salva Italia».
La riforma di Inarcassa sancisce il definitivo passaggio al metodo contributivo, con opportune norme di salvaguardia dei diritti acquisiti,grazie anche a un idoneo meccanismo di pro rata. I principi portanti sono l'equità inter e intragenerazionale e l'adeguatezza delle prestazioni, attraverso i meccanismi impliciti del metodo di calcolo adottato, corroborati da interventi complementari come l'incremento del tetto massimo contributivo e l'introduzione di un'aliquota modulare volontaria.
«Il metodo contributivo – spiega Muratorio – approvato dal comitato nazionale dei delegati lo scorso 20 luglio è in grado di valorizzare la specificità di ingegneri e architetti liberi professionisti e le caratteristiche del sistema di riferimento delle Casse».
Il presidente Muratorio ha partecipato due giorni fa all'incontro con il ministro del Lavoro Elsa Fornero (si veda «Il Sole 24 Ore» di ieri). «Un incontro costruttivo e ricco di opportunità», secondo il presidente di Inarcassa, che ha anche etichettato come «prioritari» gli interventi a sostegno del lavoro: «Non può infatti esserci previdenza senza lavoro. In questo senso le professioni, quelle tecniche in particolare, stanno soffrendo la crisi del Paese».
Il presidente Paola Muratorio aveva cercato di «preparare» i suoi iscritti già nei mesi precedenti: da marzo a maggio, infatti, Inarcassa ha organizzato diversi incontri in tutta Italia con l'obiettivo di condividere le linee di intervento della riforma necessaria per la sostenibilità a 50 anni.
Il Dl 201/2011 impone alle Casse di adottare misure volte ad assicurare l'equilibrio in un arco temporale di 50 anni. In assenza di queste garanzie, la legge prevede, con decorrenza dal 1° gennaio 2012, l'introduzione del metodo di calcolo contributivo, in forma pro rata e un contributo di solidarietà dell'1% a carico dei pensionati nel 2012 e 2013.
© RIPRODUZIONE RISERVATA

Sabato 28 Luglio 2012
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